Per l' amore e la cura
di cani e gatti
abbandonati e maltrattati
Seguici anche su

La lieta storia del piccolo Cesar

17/05/2012

Cari Amici,
oggi voglio farvi leggere la storia del piccolo Cesar, direttamente dal racconto della mia cara amica Franca, che vive a  L'Aquila con la sua famiglia rallegrata da cinque spelndidi cagnolini, una vispa tartaruga quindicenne e un randagino anziano che - per spirito di coerenza - continua ad illudersi di essere un randagio, fiero ed orgoglioso, mentre invece ha serenamente adottato sia Franca che la sua amorevole famiglia!

Lei è una persona speciale e il suo grande amore per gli animali le ha permesso di capire il grido d'aiuto del piccolo Cesar e di intervenire per riportarlo tra le braccia della suia disperata famiglia, che lo cercava da due mesi!

Ricordate, prima di leggere, che l'indifferenza uccide, e che dovete mettere il chip ai vostri amati 4zampe e, soprattutto, non lasciateli mai soli troppo a lungo...
Se desiderate un cane o un gatto rivolgetevi ai volontari della vostra zona, o fatevi consigliare un allevamento monorazza serio se proprio non sapete evitare di acquistare... in ogni caso non date mai soldi a chi vi offre facilmente ed illegalmente un animale: la vita non si commercia!
Buona lettura!

a cura dello Staff Felix & Fido - Carla


"Ho notato il tizio nella foto con il cagnolino nella prima mattinata di martedì ed ho iniziato a fare domande. Dalle risposte e soprattutto dal comportamento, ho capito che mentiva. Ho salutato e mentre mi allontanavo, ho telefonato al 113 che però non è intervenuto. Dopo una ventina di minuti sono tornata dal ragazzo e, accarezzando il cagnolino nella speranza di sentire il microchip, ho continuato a parlare con lui fin quando me lo ha proposto in vendita. Allora ho capito definitivamente che del cane non gli fregava niente e sentivo sempre più che quel bel cagnolino non era per nulla suo.

A un certo punto è accaduta una cosa magica: il cagnolino, che mi guardava fisso come si vede dalla foto, ha iniziato ad abbaiare, ma non un abbaiare normale (io so come abbaiano quando vogliono qualcosa e soprattutto quando ti chiedono qualcosa). Allora ho chiesto al ragazzo se potevo fare una foto e se poteva darmi un numero di cellulare (supersofisticato che io mi sogno) con la scusa di un'ipotetica figlia che doveva vedere il cane prima di comprarlo.

Da quel momento, con la complicità di un amico animalista, è stato un susseguirsi di telefonate al 113, 112 e vigili urbani, ma nessuno arrivava e soprattutto il ragazzo rumeno era sparito. Alle 13.20 ho deciso di chiamarlo, anche per accertarmi se mi aveva dato il numero giusto, al telefono. Mi ha risposto e ci siamo accordati su dove vederci.

Al mio arrivo lui era in compagnia di altri 3 compari ed il cagnolino non c'era. Ho chiesto dove fosse e mi hanno risposto, mentendo, che era andato a fare pipì con un fratello poi risultato inesistente. Ho insistito dicendo che lo volevo rivedere prima di chiamare "mia figlia" per decidere l'acquisto.

A quel punto uno dei balordi è andato nella loro macchina ed ha tirato fuori DAL BAGAGLIAIO il piccolo. Quando è arrivato ho preso il piccolo in braccio e non l'ho più mollato. Da quel momento, continuando a fare domande e soprattutto ad infondere in loro fiducia, ho iniziato a telefonare a "mia figlia" che in realtà era il mio amico in contatto con i carabinieri.

Finalmente sono arrivati due carabinieri in moto. Hanno chiesto i documenti ai 4 balordi e a fare accertamenti e domande. Continuavano a dire che il cagnolino lo avevano acquistato ad Ancona in un negozio e a dire cazzate a non finire. Intanto il piccolo IMMOBILE stava tranquillo nelle mie braccia e mi dava leccatine di baci.

I carabinieri però mi dicevano che se non avesse avuto il microchip dovevo restituirlo perché in realtà non c'erano elementi per far supporre che non fosse il loro. Invece io ero convintissima che non lo fosse.

Abbiamo aspettato l'arrivo del medico asl con il lettore per il microchip. Io pregavo pregavo pregavo. Ricordo ancora quando il medico è sceso dalla macchina con la macchinetta, l'ha passata sul collicino e subito ha iniziato a suonare ed io a piangere

Il medico ha subito chiamato gli uffici addetti, ha letto il numero del chip e riferito i dati al carabiniere. Il cagnolino è risultano rapito in casa a metà marzo. Oltre al rapimento, la proprietaria ha subito il furto di oro di famiglia e denaro. A questo punto i carabinieri hanno chiamato le pattuglie arrivate a sirene spiegate.

Nel frattempo il carabiniere ha chiamato la proprietaria, di altra città, che ha iniziato ad urlare al telefono incredula. Poi ho parlato io con lei e piangevamo tutte e due di gioia. Siamo poi partiti alla volta del comando dei carabinieri per i riti di denuncia e altro.

Una nota importante: i bastardi chiamavano il piccolo Riccio, ma io chiamandolo vedevo che non aveva nessuna reazione. Quando la signora al telefono ha detto il vero nome ed il carabiniere lo ha chiamato, ha alzato subito la testa e mosso le belle orecchine.

Ci siamo diretti in caserma, il piccolo è venuto con la mia macchina ed ho notato che già era rilassato. Non vi posso raccontare la scena quando ha visto i proprietari perché non si può raccontare, bisognava viverla per quanto è stata bella ed emozionante. Anche i carabinieri si sono commossi. In caserma mi ha raggiunta Mariolina, la tolettatrice dei miei piccoli, la quale si è offerta subito di lavarlo per togliergli da dosso, pulci, zecche, ma soprattutto puzza di malavita.

Che gioia non potete immaginare! Appena lavato, è partito alla volta della sua casa, presto lo andremo a trovare. Ora ci sono due note, una dolente e una lieta: la dolente è che i 4 la sera stessa sono stati rimessi in libertà, la lieta è che, il destino è destino oppure chiamatelo come volete, il cagnolino si chiama Cesar come il mio Cesare :)

Quello che io voglio dire a tutti è che se notate queste persone che chiedono elemosina non date MAI loro denaro. Vi vorrei fare ascoltare quello che hanno detto delle “VECCHIE” che hanno dato loro soldi, bastardi! Magari la gente si toglie davvero il pane per darlo a loro e invece loro sono dei malavitosi senza nessuna pietà.

Inoltre se li notate mentre chiedono elemosina con cani di razza, state pure certi che li hanno rapiti, quindi non vi fate prendere da spavento o chissà che, chiamate subito chi di competenza e siate tenaci. Sono dei balordi e non bisogna cedere alle loro scene teatrali che vi fanno commuovere.

Comunque la storia non è finita: loro si sono fidati di me e mi hanno detto di avere altri cani e la zona dove vivono. State attente e non significa avere il cane in giardino oppure per strada al guinzaglio o no. Il piccolo è stato rapito in casa. Quindi quando notate qualcosa di sospetto, prima di tutto fotografate quello che non vi convince, poi chiamate i carabinieri. Sì, i carabinieri perché i vigili urbani, chiamati dal mio amico, hanno detto di essere andati, di avere controllato e che era tutto a posto e chi rischiava ero io che stavo contrattando una cosa non legale.

Questa storia deve girare il più possibile, primo per il lieto fine, secondo per far capire l'importanza del microchip, terzo per evidenziare che questi pezzi di merda sono solo dei bravi attori. Ah dimenticavo, chiaramente la stampella dopo non è più servita, lo stronzo è stato "miracolato" e camminava come niente fosse."
Franca de L'Aquila.
martedì 15 maggio 2012

 





Privacy Policy - Cookie Policy


Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella cookie policy.
Chiudendo questo banner con la crocetta o cliccando su "Rifiuta", verranno utilizzati solamente cookie tecnici. Se vuoi selezionare i cookie da installare, clicca su "Personalizza". Se preferisci, puoi acconsentire all'utilizzo di tutti i cookie, anche diversi da quelli tecnici, cliccando su "Accetta tutti". In qualsiasi momento potrai modificare la scelta effettuata.